La società in cui viviamo è cambiata molto negli ultimi anni, e con essa anche il nostro modo di lavorare. Infatti, viviamo ormai nella cosiddetta era social, in cui ciascuno di noi non solo mette in mostra sui social network la propria vita ma anche il proprio lavoro.
Questo perché i social sono, chiaramente, una gigantesca vetrina. Tutti vediamo tutto di tutti. Ma questo non è una necessariamente una brutta caratteristica dei tempi moderni, come in molti sembrano pensare… I social ci hanno dato l’opportunità di ridurre se non addirittura rompere completamente le barriere tra i professionisti e i clienti, tra colui che offre un servizio e quello che intende usufruirne.
Si tratta di una svolta enorme, uno strumento da usare sapientemente e con intelligenza!
Ecco però che, inevitabilmente, questa voglia di far conoscere (e farsi conoscere) sui social ha generato una vera e propria “mania dei like”. In sostanza, il rischio è quello di dare molto più peso ai like, ai cuoricini e alle condivisioni che non a quello che conta davvero quando si tratta di lavoro: i soldi, molto semplicemente.
Ecco quindi che in questo articolo vorrei chiarire una cosa molto importante: il successo non si costruisce con i like!
I numeri sono solo numeri
Quindi sia che siamo freelancer che utilizzano i social per sponsorizzare la propria attività, sia che rappresentiamo la nostra azienda, i like sono diventati per molti una vera ossessione.
Tuttavia, tutti questi numeri (i mi piace, i cuoricini, le condivisioni e le visualizzazioni) non sono altro che vanity metrics (letteralmente “metriche della vanità”).
Nel caso tu non lo sappia, per variety metrics si intendono tutti quei parametri che, almeno sui social, ci fanno sentire soddisfatti, in qualche modo realizzati e felici ma che poi, ovviamente, non hanno nulla a che fare con il “reale” successo del nostro business.
Chiariamoci: ricevere 30.000 like sulla foto che abbiamo appena pubblicato su Instagram non significa in nessun modo che la nostra attività sta riscuotendo grande successo. È il famoso inganno della riprova sociale: quando vediamo un luogo affollato pensiamo automaticamente che questo sia migliore rispetto a quello un po’ più discreto e meno frequentato… ma non è necessariamente così! E la stessa identica cosa accade oggi sui social: decine di migliaia di like non dicono nulla sulla qualità del tuo lavoro, così come sul successo della tua attività!
Basta pensarci un attimo: come possiamo fissare come obiettivo il raggiungimento di un tot di like su Facebook o Instagram se poi tutto questo traffico non viene tradotto in guadagno? A che serve avere 30.000 like sulle proprie foto se poi nessuno delle persone che hanno cliccato su quel cuoricino poi acquista nulla?
Ecco.
Ma allora come fare?
Cos’è che fa la differenza?
Se da una parte i like non sono tutto, è però importante chiarire che sono comunque qualcosa di cui devi tenere conto. Nessuno dei parametri sopra citati ti porterà denaro in tasca, ma sono comunque un ottimo indizio di come sei percepito dal pubblico, da chi ti guarda e, di conseguenza, dai tuoi clienti o potenziali tali.
Inoltre, i social network sono ad oggi il modo migliore per aumentare la propria visibilità e di conseguenza per amplificare il proprio pubblico di riferimento.
Non sono certo cose da poco, ecco perché si tratta di strumenti che bisogna saper utilizzare con attenzione.
Ciò che deve importarti più di ogni altra cosa e che fa davvero la differenza sono le conversioni, ossia la realizzazione di un’azione da parte degli utenti che ti seguono. Queste azioni possono essere le più varie: un acquisto, la compilazione di un form, la richiesta di informazioni e così via. È però fondamentale sollecitare gli utenti a compiere queste azioni tramite una strategia precisa e misurabile!
Dunque, se ti senti abbastanza curioso e vuoi essere un passo avanti rispetto ai tuoi concorrenti allora il primo passo è richiedere il tuo REPORT GRATUITO!
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